"Se gli uomini definiscono certe situazioni come reali,esse sono reali nelle loro conseguenze"
(Teorema di Thomas)
All’interno dei colloqui con i miei pazienti, uno dei temi ricorrenti è il raggiungimento di obiettivi, terapeutici e di vita: passare un esame importante, chiede più attenzioni al partner, affrontare un colloquio di selezione ecc.
Spesso quello che le persone mi dicono è “tanto so che andrà male; tanto lo so che mi dirà di no; so già che mi tratterà male e ci resterò male”. Quello che succede però è che questo tipo di frasi attivano quella che la sociologia definisce “profezia che si autoadempie” (Merto, R. 1971).
La profezia che si autoadempie descrive come le convinzioni personali influiscano sulla realtà.
Vediamo un esempio semplice attraverso l’uso di una metafora clinica:
Giovanni deve andare a comprare il pane.
Ipotesi 1: Prima di entrare, Giovanni pensa che in quel panificio il panettiere sarà antipatico, sgarbato, che a malapena gli rivolgerà la parola e che comprare il pane sarà una brutta esperienza, da cui gli rimarrà l’amaro in bocca.
In che modo entrerà Giovanni in panificio? Probabilmente a muso duro, spalle ricurve, chiederà in maniera secca il pane e non guarderà in faccia il panettiere.
Come è probabile che reagisca il panettiere? Vedendo il cliente così scontroso, sarà di poche parole e gli servirà il pane senza dire altro.
Ipotesi 2: Prima di entrare, Giovanni pensa che in quel panificio il panettiere sarà una persona simpatica e socievole, che avrà piacere a fare due chiacchiere in negozio e che comprare il pane sarà un’esperienza piacevole, che poi lo porterà ad avere dell’ottimo pane per la cena con la sua fidanzata.
In che modo entrerà Giovanni in panificio? Sorridente, gentile, chiederà dei diversi tipi di pane e si farà consigliare dal panettiere.
Come è probabile che reagisca il panettiere? Vedendo il cliente così cortese e interessato al suo lavoro, sarà disponibile a rispondere alle domande di Giovanni e risponderà ai suoi sorrisi col sorriso.
È importante notare che nelle due ipotesi non sono cambiati il panificio, il panettiere o il pane: è cambiato l’atteggiamento di Giovanni verso questa esperienza.
Questo non significa che l’atteggiamento sia l’unica variabile interessata per il raggiungimento dell’obiettivo ma fa vedere come la convinzione negativa abbia determinato un esito anch’esso negativo.
Con la profezia che si autoadempie, le persone si creano quindi un autosabotaggio: si mettono nelle condizioni di far andare male le cose. Facendo questo, ci si frega da soli.
Vediamo esempi di autosabotaggio:
Per uscire dall’autosabotaggio i passi da fare sono tre:
Attraverso l’attivazione di comportamenti di autoefficacia gli obiettivi saranno più facilmente raggiungibili.
E a te, capita di autosabotarti? Vorresti smettere di farlo e attivare comportamenti di autoefficacia? Richiedi un colloquio di psicoterapia allo 366.387308.
Dott.ssa Fabiana Zermiani
Psicologa Psicoterapeuta Verona
Dott.ssa Fabiana Zermiani Psicologa Psicoterapeuta
Verona, San Bonifacio e Vicenza
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Iscritta all’all’Ordine degli psicologi del Veneto col n.7864 sezione A dal 16/03/2011
Laurea triennale in Psicologia della personalità e delle relazioni interpersonali, Specializzazione in Psicologia clinico dinamica presso l’Universita degli Studi di Padova
P.I. 04126300237
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