Quando ho creato il progetto “genitori di preadolescenti: percorso esperienziale”, una delle difficoltà che mi erano state riportate, sia dai genitori nei colloqui individuali, che dagli insegnanti, era un utilizzo non corretto dei videogiochi.
In particolare, i ragazzini della quinta elementare:
A partire da queste difficoltà, ho lavorato con i gruppi di genitori per una maggior consapevolezza dei videogiochi e per condividere con loro difficoltà e riflessioni.
Quello che ne è emersa è una “guida pratica” all’utilizzo dei videogiochi da parte dei preadolescenti.
Quando parliamo di videogiochi, intendiamo un’ampissima gamma di giochi. Muoversi in un universo così ampio rischiava di diventare dispersivo e farci perdere di vista il nostro obiettivo di trovare indicazioni pratiche e utili ai genitori.
Per chiarezza abbiamo quindi diviso i videogiochi sulla base della modalità di gioco.
Le modalità di gioco possono essere 4: online-offline, single player e multiplayer
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Offline |
Online |
Single player |
Single player offline |
Single player online |
Multiplayer |
Multiplayer offline |
Multiplayer online |
Single player sono tutti i videogiochi fatti per essere giocati da soli:
Multiplayer sono i videogiochi che possono essere utilizzati da due o più giocatori contemporaneamente:
A partire da queste distinzioni, ecco le indicazioni che hanno trovato i genitori:
Single player: dare un limite di tempo chiaro, controllo del gioco, verificare che sia adatto all’età, usare il parental controll;
Multiplayer: dare un limite di tempo chiaro sulla base della quantità di giochi e con sgarri da concordare (ad esempio in caso di giorni di pioggia o voti), giocare solo con amici conosciuti, verificare che il videogioco sia adatto all’età, dare un’alternativa ai videogiochi (come andare al parco, giocare a calcio), riuscire a capire quando diventa una dipendenza, preferire il gioco offline;
Offline: limite di tempo, limitare i luoghi preferendo stanze della casa dove si è più “di passaggio” per dare un’occhiata, verificare che sia adatto all’età, qualche volta giochiamo assieme, l’indicazione principale è che sia offline, se il gioco è educativo costruttivo non siamo contrari perché sappiamo che “non esce” da casa;
Online: limite di tempo, giocare con amici conosciuti, prestare attenzione al profilo, bloccare la geolocalizzazione, verificare che sia adatto all’età, quando scaricano i giochi verifichiamo che siano adatti a loro, on-line non si gioca, abbiamo spiegato che se si dovesse collegare on-line dall’altra parte potrebbe esserci chiunque anche persone che potrebbero essere pericolose, mai dare informazioni personali, no siamo contrari tutti se si scaricano giochi che siano adatti alla loro età; Non si scarica senza permesso, gioca ma non aprire nulla che appare sullo schermo, quando finisci le vite/livello e viene chiesto di proseguire a pagamento non possono, in alcuni giochi si possono limitare opzioni-immagini-scene (es. schizzi di sangue), con la scusa di controllare si gioca assieme in modo da dedicare loro tempo e buttare un occhio sui loro giochi, giochiamo con loro con la wii, soprattutto limitare il tempo, si gioca dopo aver assolto ai propri doveri.
Le indicazioni solo le più varie e permettono di vedere come i genitori abbiano diverse posizioni e diverse idee sull’utilizzo dei videogiochi. Mettendo assieme esperienze e opinioni, ogni genitore ha potuto trovare spunti e indicazioni utili.
Con le dovute modifiche e un graduale ampliamento dell’autonomia, queste indicazioni possono essere utilizzate anche dai genitori di altri preadolescenti e di ragazzi più grandi.
Dott.ssa Fabiana Zermiani
Psicologa Psicoterapeuta Verona
Dott.ssa Fabiana Zermiani Psicologa Psicoterapeuta
Verona, San Bonifacio e Vicenza
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Iscritta all’all’Ordine degli psicologi del Veneto col n.7864 sezione A dal 16/03/2011
Laurea triennale in Psicologia della personalità e delle relazioni interpersonali, Specializzazione in Psicologia clinico dinamica presso l’Universita degli Studi di Padova
P.I. 04126300237
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